Chiudi gli occhi
ed immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza.
Ah, si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta,
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora,
penseresti all'odore di un libro nuovo,
a quello di vernice fresca,
a un regalo da scartare,
al giorno prima della festa,
al 21 marzo,
al primo abbraccio,
a una matita intera,
alla primavera
alla paura del debutto,
al tremore dell'esordio,
ma tra la partenza e il traguardo
in mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione.
Ma il finale è di certo più teatrale,
così di ogni storia ricordi solo
la sua conclusione.
Così come l'ultimo bicchiere,
l'ultima visione,
un tramonto solitario,
l'inchino, poi il sipario,
ma tra l'attesa e il suo compimento,
tra il primo tema e il testamento
nel mezzo c'è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere e potere
rinunciare alla perfezione.
Io ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve.
(Dall'album "Novo Mesto" di Niccolò Fabi)
1 commento:
concordo: degno erede di un de andrè!=)
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